Seguimi, lettore!
sia recisa la lingua infame al mentitore che ha negato l'esistenza
di un amore autentico, fedele sulla terra!


Segui me , mio lettore, soltanto me, e ti mostrerò un simile amore


. . .


giovedì 18 settembre 2025

Resocontando



Da quando ho smesso di scrivere sono successe un po' di cose, breve elenco di quelli che reputo punti salienti su cui probabilmente mi troverò a pontificare prossimamente... Così vi do un po' di contesto.. 
magari anche io ne approfitto per fare qualche considerazione..

ho lasciato la casa dove abitavo da studentessa - ci ho lasciato un pezzettino di cuore - adesso sto in un appartamento decisamente troppo affollato e sono un po' bloccata poiché trovare casa a Torino è come vincere al super enalotto.. anzi forse é più facile azzeccare un ambo che trovare un affitto dal rapporto costo/spazio/finiture accettabili.

lavoro a tempo pieno e spesso ben oltre gli orari del tempo pieno in uno studio di ingegneria e per me il RAL è uno standard di colori e non un indice per la disponibilità di cash a fine mese.. questi aspetti vanno bene ma non benissimo. 

Porto i capelli più corti che in passato.

rullo di tamburi, tamburelli, grancasse: mi frequento full time nientepopodimeno che con Lo Scapigliato - comprensibilmente capirei il vostro disappunto/storcimento di naso ma la vita va così e sono contenta così - stiamo progettando di fare cose insieme, ma c'è della confusione a riguardo quindi, tutto è molto bello io sono molto felice ma sorvoliamo questo tema.

Mi è uscita l'ernia del disco. non bene, non bello. non lo consiglio e nella prossima vita non lo rifarei.

Mi sono cresciute le tette, aspetto positivo di essere ingrassata di +o- 15 kg, inizialmente perché il medico curante che mi aveva prescritto gli anti infiammatori per l'ernia si era dimenticato di dirmi che il cortisone fa venire una fame insaziabile e poi perché dopo aver preso 10kg in un mese ho mollato il tiro. Ora mi lamento 3 volte al giorno delle mie forme peroidali e strabordanti.

Ho scoperto di avere il pollice verde, ma la casa in cui vivo è buia e tanto basta per ammazzare le mie bellissime piantine. Qui stanno vivendo una perpetua agonia poverine.. 

Studio i Tarocchi, faccio delle letture, principalmente per me, sporadicamente per gli amici.

Faccio viaggi.. senza prendere mezzi di trasporto - ho delle storie interessanti su questo tema che vorrei approfondire in altre nuove avventure -

E dulcis in fundo ho riscoperto l'amore per la lettura. Sentimento che non si è mai del tutto spento in me, ma che si era parecchio affievolito nel tempo.
Negli ultimi anni, complici il pendolarismo e la volontà di non rincoglionirmi totalmente scollando all'infinito il telefono ho ripreso a leggere con una certa assiduità, immagino di rientrale tra i lettori forti, nonostante io sia una lettrice lenta.
Faccio TBR che non seguo, sfide di lettura che perdo in partenza, guardo video, segno titoli su titoli in wishlist infinite, ma più di tutto compro più libri di quelli che leggo e ho più libri di quelli che ci stanno nella libreria. Non paga di ciò prendo a rotazione libri in biblioteca.

Regolare vita da lettrice.

Qui una testimonianza fotografica delle disposizioni a tetris e i libri in seconda fila che si ammucchiano inesorabilmente. ovviamente ci sono libri anche sul mobile del pc, in camera, nella mia borsa e nel cassetto dell'ufficio.

Ho terminato da pochissimo "La collina dei conigli" un romanzo di formazione ad episodi la cui trama comincia un po' lentamente e lentamente affascina il lettore e a balzelli, timidamente e proprio come un coniglietto prende un ritmo sempre più avvincente e incalzante.
Libro molto carino e dal finale poetico. 
Io lo leggevo a spizzichi e bocconi a casa dello Scapigliato (che ha una biblioteca vastissima che la mia in confronto è giusto due libri in croce) perché si presta bene anche ad una lettura non continuativa, soprattutto nella prima metà del libro.
Mentre ero a casa mia invece leggevo "Delitto e castigo" romanzo di deformazione che non credo abbia bisogno della mia presentazione e che probabilmente avrei apprezzato maggiormente una decina di anni fa quando, essendo più giovane, sarei stata toccata in profondità dalle considerazioni del protagonista.
Mi sorprende molto la modernità della scrittura (i salti nella narrazione e la continuità tra un capitolo e il successivo) la vastità e l'attualità dei temi trattati.
Il mio umile contributo a questo colosso della letteratura potrebbe essere riassumibile in :

Bello,

Ma è comunque una mappazza


Ora che ho sdoganato questo tema sappiate che vi ammorberò coi libri. Perché sto in fissa.

martedì 2 settembre 2025

chi non muore si riscrive

 

Avevo cominciato a scrivere questo post più di un anno e mezzo fa, gennaio '24 e indovinate, non l'ho mai pubblicato..Non ho più scritto, non ho avuto più voglia di scrivere, di leggervi, di essere letta. Anche adesso, qui seduta alla scrivania, davanti al pc, proprio mentre batto i tasti mi dico che non ne ho voglia, mi domando perché lo sto facendo e non mi so dare risposta.
Da qualche tempo ripenso a questo blog, senza nostalgia a dirla tutta, ma ci penso sempre più frequentemente e insistentemente,  forse è per questo che  adesso sono tornata tra queste pagine virtuali.

Una volta mi piaceva e mi faceva star bene aprire il cuore e dare libertà qui alle mie emozioni, mettere in parola e dare una forma anche a quelle sensazioni troppo forti che non sapevo neanche spiegare se non attraverso le metafore per descrivere qualcosa che per me in quel momento era importante..

Mi domando se ho sfogato qui talmente tante emozioni estreme, conflitti interiori, buttando righe su righe di pensieri caotici ed emozioni viscerali che adesso, non trovandomi a viverne di simili con la stessa potenza, mi sento improvvisamente piatta e senza nulla da dire.

Forse ho imparato a riconoscere le emozioni che provo e a regolarle di conseguenza senza necessariamente svuotare tutto a caso?

Forse sto imparando a relazionarmi con me e tutto quello che non so di me?

Potrebbe esserci la possibilità che io sia cresciuta.. maturata..?

Questi sono alcuni dei pensieri che mi sfarfallano in testa e mentre sto qui a lambiccarmi il cervello  realizzo anche che non era solo lo scrivere a darmi soddisfazione, ma anche rileggere quello che avevo scritto, correggere gli errori che trovavo qua e là nei testi.  Adesso invece quasi mi vergogno delle cose insensate ed esagerate che ho scritto. Che voi ci crediate o no mi vergogno non tanto di averle scritte ma proprio di avere provato quelle emozioni così intense, estreme, totalizzanti e incontrollate. Provo vergogna per aver attribuito un certo peso determinate persone e certe situazioni che si sono create -che ho contribuito a creare-. 

Mi vergogno persino di avere creato le situazioni che hanno prodotto le emozioni di cui ora mi vergogno.. un circolo vizioso di vergognose vergogne!

E in tutto ciò non capisco più il senso di quei guazzabugli emotivi, non li seguo, sono troppo complicati e astrusi!

Chi era quella persona che scriveva tutti quei post.. ?

Una persona che conosco benissimo, ma che non capisco più tanto.


Chi è questa persona che batte le dita sulla tastiera?

Una persona che non conosco tanto bene, ma che sto imparando ad apprezzare.

siccome non è da me recriminare le emozioni, allora mi dico che forse avevo bisogno di passare dentro quel mattatoio di situazioni per rompere i miei precedenti schemi mentali, le mie barriere, le mie rigidezze e avere la possibilità di approcciarmi al nuovo.

È particolare la sensazione di essere estranei a se stessi, ma sapete come si dice no? 


Nomen Omen... 


deve essere nel mio destino.



È bello tornare a parlarsi !


- - - 

PS.

Chiariamo ora e sempre che non mi vergogno per tutte le volte che ho scritto di sesso, di coppia, di corna di triangoli strani e pratiche sessuali non convenzionali. 




venerdì 14 gennaio 2022

sprizzoli



 


Se il mio dolore oggi fosse una cosa diversa dal male che provo, oggi sarebbe un fiore blu.

La corolla sarebbe grande e blu, con le striature che ricordano i colori di un iride. Sarebbe formata da 5 o 7 ampi petali dalla forma affusolata, come quella dei lilium, ma meno spessi e rigidi, i petali sarebbero liberi di oscillare al vento e muoversi sinuosi e delicati.
Ogni petalo sarebbe setoso al tatto ma avrebbe all'estremità sottilissimi peletti urticanti, come un'ortica -ma meno fastidiosi, darebbero solo un leggero pizzicore sulla pelle-

I pistilli cambierebbero il colore con le ore del giorno, come il sole, dal giallo intenso a all'arancione, per poi spegnersi al richiudersi dei petali, durante la notte. Avrebbe un profumo dolce e accattivante, di quelli che ti invitano a ad annusare da vicino, ma all'avvicinarsi il profumo frizzerebbe nel naso come quelle caramelle scoppiettanti.
Se lo si annusasse da vicino ci si tirerebbe subito indietro strizzando fortissimo gli occhi e durante quest'attimo, anziché buio, il fiore regalerebbe la visione un'esplosione di colori.




è un fiore selvatico che non va raccolto ma contemplato, non ha origine e non ha futuro, è solo lì nella sua semplice essenza

giovedì 13 gennaio 2022

willkommen waterloo


Sono esausta.

Tirata, schiacciata, allungata fino ad assottigliarmi e sfilacciarmi.
Sento un dolore al centro del petto, mi brucia ad ogni respiro. Vorrei poter fuggire da tutto questo ma sono costretta a viverlo.
E insieme al dolore mi accompagna una profonda tristezza; la mancanza corona il tutto.
Questo drappello di emozioni è seguito dal senso di perdita.

Quel tipo di senso di perdita di quando vi sentite delusi dall'umanità intera o da qualcuno a cui tenevate e tenete ancora molto -altrimenti non soffrireste così come cani-.
È triste ed è doloroso quando un amore finisce, quando si crepa, si sgretola e il cuore sincopa e crolla sotto colpi impietosi.

Ho tantissimo che mi ribolle dentro, a momenti ho il cervello in rivolta, a momenti invece è tutto silenzioso. 
L'orgoglio -che per ascoltare le ragioni del Cuore- aveva fatto parecchi passi indietro adesso avanza come una carica d'ariete e butta giù ogni bella immagine e ogni ricordo.
Il cuore che si guarda attorno instupidito, confuso e impaurito nella disfatta più totale; in questi momenti sai come deve essersi sentito perfino Napoleone affacciandosi sul campo di Waterloo dopo la battaglia. Quando davvero tutto è finito.

il mio cuore brucia


Immaginate anche voi di trovarvi lì, ai vostri occhi si apre un campo martoriato dalle cariche della cavalleria e dalle esplosioni. Morti riversi in terra, corpi o parti di copri sparpagliate qua e là, uomini e cavalli senza distinzione.. 
I feriti che urlano, che si lamentano, provano a trascinarsi invocando aiuto che non riceveranno mai, moribondi  che gorgogliano le ultime parole senza senso. tutti uguali senza più una bandiera a dividerli.
Sono i ricordi, le aspirazioni, le speranze, i desideri, l'affetto o quello che ne  resta, perché è lui l'essere che, agonizzante, dice cose che non hanno più senso.
Nessun generale Wellington che possa arrogarsi il diritto di dirsi vittorioso sopra questo scempio, solo due piccoli Napoleoni mossi dalla brama di possedere quello che non gli appartiene più.

Come sempre una fine è un inizio anche se la fine ha tutte le sembianze di una epocale disfatta; quindi,



Benvenuta Waterloo!


In questo inverno già provato dai molteplici effetti del covid -non mi sono ammalata, altri problemi- mi ritrovo a sentire questo dolore, ad aspettare la tristezza che coprirà tutto.
Non vedo l'ora che arrivi il domani, la primavera, il dimenticare almeno questi giorni così terribili.

domenica 15 novembre 2020

Ddq #3 c'è coviddi



ho il covid 
Non ho avuto febbre alta, solo un'incredibile senso di spossatezza e stanchezza nei giorni scorsi, non ho tosse ma un fastidio costante e lieve alla cassa toracica da un paio di giorni.

Non ho voglia di scrivere di malattie, mi mette tristezza e visto che sono "sola", ho paura che mi sentirei triste e sconfortata.
ma scriverò


1. covid
sono isolata rispetto ai miei coinquilini perché mi sono sicuramente contagiata fuori casa, quindi per non spargere il morbo pestilenziale vivo quasi 24/7 in camera mia. a tal proposito, menomale che mi sono spostata nella stanza  più grande perché altrimenti mi sarei sparata un colpo in testa.
Uso gli spazi comuni con la mascherina, faccio attenzione ad arieggiare i locali durante e dopo la mia permanenza e, a parte la colazione che consumo regolarmente in cucina, pranzo e ceno nella mia stanza.


2. somewhere over the lol
Sono in smart working da 3 settimane, durante le quali ho passato 5 giorni con lo scapigliato a casa sua prima di tornare a casa mia in occasione del lockdown vero ed è proprio lì che ho preso il temibile il VAIRUS o lui ha preso me
Io e lo Scapigliato siamo stati bene insieme e oggi mi domando se ci rivedremo prima di Natale..
Subito dopo la prima quarantena si parlava di passare insieme una eventuale successiva l'idea mi gasava parecchio, la trovavo stimolante e non solo a livello pelvico, ma una parte di me, quella un po' più realista, si aspettava che non lo si facesse, che fossero parole confortanti, ma parole; nonostante fossi abbastanza scettica sono ugualmente triste a riguardo.
Come l'altra volta ci siamo ritrovati a giocare su lol, account che non toccavo da mesi -più imbranata che mai perché vivo su 1/2 secondi di lag costante-, spesso e volentieri con alcuni dei suoi amici.. un gruppetto simpatico e un po' sgangherato del quale non faccio parte se non sporadicamente.
Spero solo che non ci si abitui all'assenza, alla mancanza di prospettiva. 


3. voglio scrivere un romanzo
così d'amblée.
Leggo molto in questo periodo anche se leggevo di più andando a lavorare, questo perché con un paio d'ore tra andata e ritorno avevo i miei momenti di stacco dalle polemiche dell'ufficio e di felice concentrazione tra le pagine dei libri.
Seguendo il consiglio di una amica e di qualche altro guru letterario, mi sono cimentata nella lettura multipla, ma non è andata bene. Ad un certo punto mi sono trovata con una quantità di libri leggiucchiati e lasciati nei momenti di noia per andare in contro ad un nuovo "entusiasmante" titolo che finiva smezzato e impilato sul comodino insieme agli altri.
Penso che questo sistema vada bene se si inframezzano letture leggere a letture pesanti, letture lunghe a letture brevi, letture in lingua a letture in italiano, letture di saggi a letture di narrativa e così via..
Ora che sono riuscita a terminare alcuni dei titoli che avevo in lettura posso passare ad elencare quelli che sono rimasti:
    - I Buddenbrook
    - Se una notte d'inverno un viaggiatore
    - L'esorcista
L'elenco delle letture fatte o piò o meno portate avanti si trova sempre qui -unica pagina che vado aggiornando nei periodi in cui non scrivo-.
Ma sui libri scriverò un post dedicato altrimenti qui mi perdo.
comunque mi piacerebbe davvero scrivere un romanzo, peccato che sia completamente incapace, incarnando il luogo comune più comune che esista.


4. ritorni
La vita è una cosa bella perché quando meno te lo aspetti ti stupisce e mi ha stupito moltissimo un vecchio amico di blog tornato a fare capolino sul mio schermo, penso che questo momento di quarantena abbia fatto riflettere un po' tutti sulle cose che ci sono mancate e che abbiamo lasciato alle spalle rincorrendo altre coinvolgenti novità. Quando le cose vecchie ritornano, soprattutto in un periodo come questo siamo più propensi ad ascoltarle, a leggerle, a trovare nuovo -vecchio- spazio che le accolga.


5. lievito
Comunque per questa quarantena, partivo già con la dispensa piena di legumi, riso, pasta, latte, olio, sale, vino.. tutto tranne il lievito. 


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